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Milano rilancia sulla cooperazione, ma arriverà l’Agenzia?

Ci sono diverse buone notizie sul fronte della cooperazione internazionale in arrivo da Palazzo Marino, si tratta dei frutti di un lavoro intensificato e maggiormente pianificato dal settore relazioni internazionali dell’amministrazione comunale targata Pisapia.  La prima è che sono arrivate ad approvazione le Linee di indirizzo per le attività di cooperazione internazionale del Comune di Milano 2013 – 2016. Si tratta di un documento strategico frutto di un processo partecipato di elaborazione che ha visto l’Ufficio Cooperazione affiancato da CESPI incontrarsi con più di 15 soggetti interessati.

 

Le Linee di indirizzo individuano come assi tematici prioritari della cooperazione territoriale di Milano: la sicurezza alimentare e il co-sviluppo, a cui si aggiungono come focus trasversali: la promozione della democrazia e dei diritti, l’educazione alla cittadinanza mondiale e lo sviluppo urbano sostenibile. Milano intende inoltre favorire lo scambio di buone pratiche e la condivisione di progetti comuni tra grandi città del nord e del sud del mondo, al fine di migliorare la qualità della vita urbana.

 

Su questo fronte continuerà anche l’impegno intrapreso dal Comune anche nel sostegno a progetti di cooperazione e di co-sviluppo. E’ tuttora in corso la seconda fase del bando “Milano per la Sicurezza Alimentare” che ha mobilitato fortemente le ONG del territorio lombardo con la presentazione di ben 70 proposte progettuali di cui una decina arriveranno ad approvazione entro l’autunno. Saranno i progetti di punta che il Comune porterà verso l’Expo 2015.

 

La settimana scarsa è stata varata anche un’altra interessante iniziativa denominata “Funzionari Senza Frontiere”. Si tratta di un progetto di scambio di funzionari tra municipalità, senza oneri per Palazzo Marino: all’interno di progetti finanziati da istituzioni e organizzazioni internazionali come l’Unione Europea e la Nazioni Unite, l’Amministrazione milanese metterà a disposizione dei partner la propria esperienza tecnica e il proprio know-how, valorizzando contemporaneamente le proprie risorse umane.
“Andremo a creare, verificando i giusti requisiti, una squadra di ‘pronto intervento’ per rispondere con efficacia alle tante richieste che ci arrivano dalle organizzazioni non governative e dalle istituzioni internazionali – ha dichiarato l’assessora con delega al Personale, Chiara Bisconti – e diamo al tempo stesso un valore aggiunto alle tante professionalità presenti nel Comune di Milano”. Le linee guida di “Funzionari senza frontiere” – che si aggiunge alle attività di cooperazione decentrata promosse dal Settore Relazioni Internazionali del Comune (Ufficio Cooperazione e Solidarietà Internazionale) – sono state approvate dalla Giunta. I funzionari che vorranno partecipare al progetto non avranno alcun compenso aggiuntivo, potranno partecipare a missioni con un limite temporale massimo di tre settimane mentre tutti i costi di trasferta, vitto e alloggio, saranno a carico delle ONG e delle organizzazioni internazionali del progetto. Un primo progetto pilota nell’ambito di un intervento finanziato dalla UE, riguarda l’invio di un’urbanista del Comune in una municipalità libanese.

 

Insomma tanta carne al fuoco e un’esposizione universale alle porte che sta mobilitando progressivamente la società civile regionale e nazionale e in particolare le ONG impegnate nella cooperazione internazionale.
L’interesse crescente e le potenzialità che questo settore esprime a Milano e in Lombardia si è manifestato in maniera palese già dall’ottobre dell’anno scorso quando Milano ha ospitato il Forum della Cooperazione Internazionale organizzato dall’ex Ministro Riccardi, evento che ha catalizzato l’attenzione di migliaia di delegati che da tempo attendono un rilancio concreto della cooperazione italiana.

 

In quell’occasione il Sindaco Pisapia aveva lanciato la candidatura di Milano a sede di una possibile Agenzia della Cooperazione Italiana suscitando l’entusiasmo di centinaia di operatori e volontari impegnati in questo settore che vede la Lombardia regione leader in Italia per la presenza di ONG e associazioni attive sul territorio ma spesso emarginata dalla centralità romana che caratterizza da sempre le dinamiche della cooperazione italiana.

 

E’ di pochi giorni fa una dichiarazione inequivocabile dell’attuale vice ministro con delega alla cooperazione Lapo Pistelli: “I miei uffici stanno facendo un lavoro di revisione e aggiornamento del testo Mantica-Tonini presentato a dicembre 2012. Appena saremo pronti presenteremo il provvedimento che conterrà anche un passaggio sull’Agenzia, che fin da subito dovrà avere una mission e una regolamentazione chiare senza rimandi a successivi decreti e in grado di prevenire ogni obiezione della Ragioneria dello Stato”.

 

L’agenzia quindi sarà presto realtà. Si tratta di un’opportunità imperdibile per Milano, questa sì una mossa che potrebbe davvero far decollare un Sistema Italia della cooperazione che vede sicuramente al nord gran parte dell’esperienza di cooperazione decentrata sviluppata nel paese e le più importanti potenzialità di partenariato pubblico-privato, temi sempre più all’ordine del giorno nel percorso di rilancio della cooperazione.

 

Caro Sindaco Pisapia, ospitare a Milano l’Agenzia della Cooperazione Italiana è ancora un obiettivo dalla sua amministrazione?

 

E’ questo il tempo di agire.

 


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