L’ultima accelerazione è datata 19 dicembre 2012 quando la ex-direttrice Belloni aveva forzato una delibera pre-natalizia del Comitato Direzionale sul processo di definizione delle nuove procedure concorsuali della DGCS. Un testo generico che abbiamo già presentato sul blog e che di fatto rendeva irreversibile il percorso verso i nuovi bandi. Da allora sono passati oltre tre mesi che hanno visto l’insediamento del nuovo direttore DGCS Cantini e alcuni incontri con le rappresentanze delle ONG per un confronto sul bando e sulle procedure collegate.
Del percorso e delle sue criticità ci aveva aggiornato il portavoce della Piattaforma ONG idonee Malavolti.
Ora i tempi stringono e i nodi cruciali sembrerebbero non ancora risolti, eppure la DGCS sarebbe intenzionata ad una ulteriore accelerazione per l’approvazione dei un testo finale entro metà mese.
A questo proposito le rappresentanze delle ONG scrivono una lettera alla DGCS per esprimere preoccupazione riguardo ai tempi ormai stretti per l’uscita del bando, ritardo che potrebbe pregiudicare il pieno utilizzo delle risorse disponibili sul capitolo 2181 rimpolpato dal Parlamento e dal Governo in occasione del varo della legge di stabilità del 2013.
Le ONG, pur riaffermando la condivisione dei principi ispiratori delle nuove procedure e la disponibilità ad adoperarsi al fine di facilitarne l’efficace e tempestiva approvazione, non nascondono la preoccupazione circa i tempi necessari per il pieno impiego delle risorse entro l’anno 2013. Da tali preoccupazioni scaturisce la richiesta alla DGCS di voler valutare eventuali modalità operative che, nel rispetto della Delibera 141, possano scongiurare il rischio del non utilizzo delle risorse disponibili.
Per completare il percorso senza spaccature sarà essenziale il confronto con la DGCS sul pacchetto procedurale che, sulla base di quanto emerso nella riunione del 4 aprile 2013, sarà trasmesso dalla DGCS alle ONG entro il 10 aprile. Per ora infatti non è ancora circolata una bozza del testo dei bandi nonché delle procedure. Il timore delle ONG e che la DGCS voglia andare ad approvare il pacchetto lasciando un tempo molto ridotto per la discussione di alcune norme ritenute inappropriate dalle ONG durante le precedenti occasioni di condivisione.
Negli ultimi giorni è emerso inoltre che i progetti Info-Eas non sarebbero interessati dal bando. Per questa tipologia progettuale resterebbe valida la vecchia procedura ancora in uso.