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Aperto il bando 2012 dell’Ato Veronese

Appena chiusa la valutazione del bando 2011 l’ATO Veronese pubblica l’edizione 2012 per il finanziamento di progetti di cooperazione internazionale per la risoluzione di problematiche legate all’accesso all’acqua potabile per uso umano nei Paesi in via di sviluppo dell’Asia, Africa e America Latina. Lo stanziamento previsto è pari a circa € 400.000.

La novità restrittiva è che potranno partecipare solo associazioni e ONG che abbiano sede legale e/o operativa nel territorio di riferimento dell’Ato. Scadenza per la presentazione delle proposte progettuali il 7 dicembre 2012.

L’AATO Veronese valuterà progetti di importo totale non superiore ad € 150.000 e contribuirà al finanziamento dei progetti più meritevoli, secondo la disponibilità del fondo, in misura variabile tra un minimo del 20% ed un massimo del 50% del costo complessivo del progetto, e comunque fino ad un importo massimo di € 30.000 a progetto.
I progetti ammessi a contributo devono essere finalizzati a:
favorire l’accesso all’acqua potabile delle popolazioni beneficiarie nel rispetto della gestione e salvaguardia della risorsa, stimolando processi di autogestione e di partecipazione delle popolazioni locali;
prevedere il coinvolgimento diretto delle comunità, delle amministrazioni locali e dei movimenti sociali che abbiano dimostrato di condividere gli obiettivi del progetto e di avere partecipazione attiva allo stesso nella fase di proposta, realizzazione e gestione;
stimolare modalità di mobilitazione di risorse locali per la realizzazione ed il mantenimento delle opere realizzate e la protezione ambientale delle sorgenti/fonti;
prevedere momenti formativi e di partecipazione delle popolazioni, finalizzati alla gestione e protezione delle risorse idriche e delle opere realizzate, al fine di stimolare processi di democrazia partecipativa e di condivisione del progetto, rendendo le comunità autonome nella gestione delle strutture realizzate;
migliorare la qualità della vita di persone che vivono in aree povere specialmente di bambini, donne e contadini, riducendo l’incidenza di malattie infettive legate alla mancanza d’acqua e ridurre l’esodo delle popolazioni da zone semiaride verso le città ed i centri urbani.
Possono presentare domanda di contributo Associazioni, ONG e ONLUS italiane regolarmente registrate nel territorio italiano che abbiano, a pena d’inammissibilità, i seguenti requisiti:
1. Sede legale e/o sede operativa nel territorio dell’ATO Veronese. Le associazioni con sede legale in altro territorio ma con una sede operativa nel territorio dell’ATO Veronese dovranno dimostrare di aver svolto la propria attività nel territorio dell’ATO Veronese in maniera continuativa per un periodo non inferiore a un anno.
2. Statuto e/o atto costitutivo redatto nella forma dell’atto pubblico o della scrittura privata da cui risulti che l’attività di volontariato viene svolta in assenza di finalità di lucro, così come previsto agli artt. 2, 3 e 5 della legge 11 agosto 1991, n. 266.
3. Esperienza operativa e pregressa di almeno 3 anni, adeguatamente documentata, in progetti di cooperazione internazionale mirati alla risoluzione di problematiche legate alla mancanza di acqua potabile nei paesi in via di sviluppo.
4. Radicamento nell’area oggetto dell’intervento con dimostrata presenza e attività di almeno 2 anni dell’organizzazione proponente nel paese/area/regione in cui si intende intervenire.
E’ possibile presentare progetti in consorzio o partenariato. Il capofila dovrà rispondere ai 4 requisiti sopra descritti.



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