Ha l’obiettivo di sostenere gli attori non statali nei paesi a rischio per la costruzione di dispositivi d’allarme precoce che possano prevenire i conflitti violenti e favorire la costruzione di una pace duratura in situazioni post crisi. Si tratta del bando pubblicati alcuni giorni fa “Building early-warning capacities of non-state actors with a view to contributing to coherent international early action aimed at preventing violent conflicts and building lasting peace in post crisis situations in third countries”.
La dotazione finanziaria è di 5 milioni. Il bando è suddiviso in due lotti e prevede la scadenza per la presentazione dei concept note il 5 dicembre.
Gli obiettivi specifici della call sono:
– contribuire allo sviluppo, l’istituzione, e il rafforzamento dei meccanismi di allarme rapido al fine di prevenire o attenuare i conflitti violenti nei paesi terzi;
– rafforzare la capacità complessiva di analizzare i rischi a breve, medio e lungo termine, di conflitto e di tradurre in azione l’analisi precoce e risposta;
– migliorare l’integrazione di conflict sensitive approaches;
– aumentare le opportunità per la società civile di influenzare la risposta al rischio di conflitto in modo costruttivo e tempestivo.
Questi i due lotti del bando:
Lotto 1 – Global Conflict/Risks Assessment and Early Warning Analysis (3 milioni)
Lotto 2 – Early warning capacity building of in-country actors (2 milioni)
Paesi eleggibili: Situazioni di conflitto in Africa, Asia e America Latina in paesi fragili definiti inclini al conflitto da OCSE-DAC e Banca Mondiale.
Contributo massimo della UE 90%.