Negli ultimi giorni l’Agenzia Catalana di Cooperazione (ACCD) ha annullato tutti i bandi per le Ong per la prima volta dalla sua creazione nel 2003. Il bando annullato questa settimana era stato aperto a marzo con un fondo disponibile di 2 milioni di euro, il budget piú basso degl’ultimi anni.
Meno di un mese fa le ONG catalane avevano occupato la sede dell’ACCD per chiedere il pagamento delle sovvenzioni accordate negl’ultimi due anni, che l’agenzia ha smesso di pagare, provocando la chiusura (o la “temporanea” sospensione) di molti progetti nel sud e numerosi licenziamenti nel paese.
Ci hanno pensato i Mossos d’esquadra a riportare l’ordine, con uno sgombero pacifico, questo sí, alle 5 del mattino.
L’ACCD deve alle ong catalane 15 milioni di euro che, per il momento, non prevede pagare. A questa situazione giá di per sé drammatica si aggiungo i tagli non solo a livello autonomico, ma anche statale, che vedono una diminuzione dei fondi destinati alla coperazione del 81% in un anno. Nessun settore ha sofferto tagli maggiori.
Interessante notare come l’ACCD mantiene aperto il bando di finanziamento per le iniziative di cooperazione proposte da imprese ed aziende.
Che la volontá politica sia quella di smantellare la cooperazione? I fatti presentati sembrano puntare decisamente in questa direzione.
Da Francesca Campana (Palma di Maiorca)
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