Un primo approfondimento del bando ci dice che sicuramente rispetto alle edizioni precedenti l’accento della UE va a cadere sull’Educazione allo sviluppo in senso stretto (dentro e fuori dal sistema scolastico, Lotti 1 e 2). E’ sicuramente ridimensionata la componente di Advocacy e Campaigning (lotto 3) che invece era maggioritaria nelle approvazioni dei progetti negli ultimi 4 anni.
Questo per rispondere alle evidenze di un rapporto pubblicato l’anno scorso e commissionato dalla UE sull’efficacia della sua politica di awarness raising, lo studio è disponibile a questo indirizzo (scarica lo studio DEAR 2010).
Da notare inoltre che per le azioni di Advocacy e Campaigning è richiesta una forte dimensione europea. Questa sottolineatura fa comprendere che non saranno valutati positivamente progetti che garantiscono un impatto solo in uno o due paesi europei.
Se questa dimensione europea esiste, la Commissione è disposta anche a valutare la possibilità di superare il limite di 1 milione di co-finanziamento ad una singola proposta.